L'ideale per una colazione leggera ma nutriente, per far felici i piccini senza avvelenare loro con dello zucchero di troppo - ormai, ahimè, dappertutto - ; quella che vi propongo oggi è una semplice ricetta adatta a chiunque, poiché il basso indice glicemico dato dall'utilizzo di farina integrale, la rende ideale anche a chi ha qualche problema con i valori della glicemia.
Per farla vi occorre:
- 250 gr di farina integrale di Timilìa (scegliete quella che più vi aggrada, preferendo comunque i grani antichi)
- 150 gr di sciroppo di riso (anche il malto d'orzo va bene)
- 40 gr di cacao amaro
- 200 ml di bevanda vegetale senza zucchero (es. Soia) + 30 ml per dopo
- 80 ml di olio vegetale spremuto a freddo
- 16 gr di cremor tartaro
- Un pizzico di sale
- Un pizzico di vaniglia e cannella
Per prima cosa setacciate la farina, aggiungendo ad essa il cremor tartaro, un pizzico di sale, un pizzico di cannella e vaniglia.
A parte riscaldate leggermente il latte vegetale, aggiungendo lo sciroppo di riso, cosicché si sciolga bene.
Togliete dal fornello e aggiungete l'olio, sbattendo con il frustino; versate quindi il composto liquido in quello solido, aiutandovi sempre con il frustino, cosicché non si formino grumi. Personalmente metto tutto in frullatore, così da ottenere un composto cremoso e senza grumi.
A parte riscaldate leggermente il latte vegetale, aggiungendo lo sciroppo di riso, cosicché si sciolga bene.
Togliete dal fornello e aggiungete l'olio, sbattendo con il frustino; versate quindi il composto liquido in quello solido, aiutandovi sempre con il frustino, cosicché non si formino grumi. Personalmente metto tutto in frullatore, così da ottenere un composto cremoso e senza grumi.
Verso una parte dentro la tortiera precedentemente unta e infarinata, e, nell'altra parte rimasta, aggiungo il cacao e 30 ml di latte vegetale, così da risultare cremoso e non troppo duro, per metterlo poi nella tortiera, lasciando che si amalgami con la parte di composto "bianca" messa per prima.
Infornate a 180° a forno già caldo, per 40 minuti.
Non è una ciambella dolce; nel senso che, rispetto alle solite, a quelle industriali o con tanto zucchero bianco, sembrerà molto poco zuccherata.
La verità è che bisognerebbe disabituarsi ai sapori "artificiali" migliorati dallo zucchero, e ritornare a gustare le pietanze in base al loro sapore naturale, essenziale, poco stucchevole.
Una ciambella rustica per tutti, e più sana, quindi!
Alla prossima.
La verità è che bisognerebbe disabituarsi ai sapori "artificiali" migliorati dallo zucchero, e ritornare a gustare le pietanze in base al loro sapore naturale, essenziale, poco stucchevole.
Una ciambella rustica per tutti, e più sana, quindi!
Alla prossima.
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