venerdì 17 novembre 2017

Tinture naturali per capelli. Parte prima

Carissimi lettori,
Oggi vorrei approfondire un argomento il quale sono certa che molti di voi apprezzeranno, ovvero l'hennè!
L’hennè è la polvere di una nota pianta, la Lawsonia inermis, la quale viene coltivata per lo più in paesi orientali e asiatici.
Viene usato in diversi paesi principalmente per tatuaggi decorativi, ma anche come riflessante per capelli. Negli ultimi anni ha preso piede anche nei paesi occidentali l'utilizzo di questa polvere per donare dei riflessi alle chiome, ma bisogna precisare alcune cose prima di spiegarvi come utilizzarlo.
Il vero hennè da'  tonalità sul rosso, dal caldo al freddo. Le altre tonalità vengono combinate grazie alla miscela della Lawsonia con altre polveri vegetali tintorie, le quali, per comodità, vengono chiamate comunque hennè.
Esistono poi, sempre che si parli di Lawsonia, delle differenze a seconda dei luoghi dove viene coltivata; l’hennè marocchino – il favoloso Tazarine ad esempio – darà riflessi rosso caldo (rame), mentre l’hennè indiano e pakistano – ad esempio Lala menana, zarqa, jamila – daranno riflessi freddi (rosso ciliegia).
Questo dipende sostanzialmente dal periodo di raccolta e dalle foglie della pianta che vengono selezionate. Va detto comunque che l’hennè è un riflessante, non stravolgerà il vostro colore di capelli, ma, in base al vostro colore di partenza, potrà assumere diverse tonalità. Se, ad esempio, una donna con una base biondo cenere farà un Tazarine, quindi colore caldo/rame, il risultato sarà un bel colore rosso Tiziano. Se a farlo sarà una donna con capelli neri, le tonalità saranno visibili alla luce del sole, e saranno debolmente visibili. Per questo l' hennè è straordinario, perché assolutamente soggettivo e combinabile.
Parlavamo delle altre polveri vegetali con potere tintorio, e di come queste, combinate sempre con Lawsonia, possano arricchire il nostro hennè con ulteriori poteri riflessanti. È fondamentale comunque che vi sia sempre una parte di Lawsonia, anche se piccola, poiché agevola il fissaggio degli altri pigmenti al capello, essendo esso stesso un potente pigmento attivo.
Per cui, per chi vorrà fare un hennè nero, dovrà combinare l'indigo con una piccola percentuale di Lawsonia; stessa cosa per un castano scuro, per un castano chiaro e anche per il biondo. Per chi poi fosse perplesso sul poter tintorio dell' hennè, a causa della numerosa quantità di capelli bianchi, occorre precisare un paio di cose. Ovvero, i capelli bianchi non verranno mai coperti interamente, ma assumeranno tonalità molto più chiare, che spaziano dal giallino, all'arancione e al ciliegia chiaro; occorre quindi non solo prolungare i tempi di posa, ma effettuare a distanza di un paio di giorni una seconda passata di hennè, per rafforzare la tonalità.

Come si riconosce un buon hennè? Innanzitutto vi consiglio di optare per un hennè che sia Body Quality, ovvero utilizzato per tatuaggi, poiché la quantità di lawsone – pigmento naturale della pianta – contenuta sarà più consistente, e dunque con un potere tintorio più efficace e duraturo.
L'inci sulla confezione deve avere solo come ingrediente la dicitura “Lawsonia inermis” o comunque il nome latino o inglese delle piante utilizzate. Se contiene la dicitura “picramati”, state sicuri che non è un buon hennè naturale, ma arricchito con pigmenti chimici nocivi.
Un buon hennè deve avere sulla sua confezione il mese e l'anno di raccolta; se la data è recente è meglio. La consistenza dev'essere molto fine, quasi borotalco; se quando metterete dell' acqua vedrete formarsi dei grumi sabbiosi, è perché alcuni furbetti aggiungono davvero della sabbia. Un buon hennè mescolato con acqua avrà una consistenza cremosa, facile da stendere.
Dove trovare l’hennè? Potete provare nei negozi etnici, o comunque botteghe di indiani, arabi, pakistani; nei negozi biologici, erboristerie o internet.
A tal proposito vi consiglio di dare un'occhiata su Zenstore, Aromazone – sito francese dove si possono trovare tantissime erbette ayurvediche e anche tintorie – e altri che trattano prodotti naturali.

Nel prossimo articolo analizzeremo ciascuna erbetta, cercando di capire come combinarle tra loro e la procedura pratica per fare la posa.