Cari lettori,
dopo gli articoli sulle previsioni empiriche legate agli animali e alla Luna, ho deciso di proseguire con l'argomento, e parlarvi delle previsioni legate all'osservazione delle nuvole.
Negli articoli precedenti abbiamo visto quanto fosse fondamentale, per gli antichi, l'attenta osservazione dei fenomeni naturali e atteggiamenti degli animali, poiché, secondo la Tradizione, questi o quelli potevano lasciar trapelare le "intenzioni" meteorologiche future. Era importante sapere che tempo sarebbe venuto, perché da questo dipendevano le semine, le raccolte, e tutti quei lavori agricoli e di manutenzione/trasformazione legati alla campagna.
Tra i fenomeni osservati per i pronostici, vi erano anche le leggere nuvole.
Quando, di sera, a Ponente, s'intravede una nuvola piccola con sfondo di cielo sereno, indica vento.
Se d'estate si vede una grossa nuvola bianca, indica temporale, con tuoni.
Se le nuvole si ergono nelle sommità dei monti e si colorano, indicano tempesta.
Se le nuvole circondano le cime dei monti, indicano pioggia.
Se al levar del sole le nuvole si ammassano insieme, indicano molta pioggia.
Se le nuvole vengono da tramontana e sovrastano i monti, spinti dal Levante, denotano pioggia.
Se le nuvole sono scure, quasi verdi, portano pioggia e grandine.
Quando non vi sono Nuvole né dalla parte del mare, né dalla parte di montagna, farà buon tempo, ma se in una di queste due parti vi saranno nuvole, pioverà.
Un antico proverbio siciliano recita:"Quannu u tempu è da marina, pigghia u saccu e o' macina; quannu u tempu è da muntagna, pigghia a zappa e o' guadagna".
Questo proverbio suole dire che le nuvole che vengono dalla montagna portano pioggia passeggera, quando viene dal mare, invece, portano abbondante pioggia che può durare per più giorni.
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