venerdì 24 giugno 2016

Tradizione di San Giovanni Battista:preparazione dell' Oleolito d' Iperico, l' Olio Rosso

Cari lettori,
nell’articolo precedente abbiamo parlato delle piante in relazione ai pianeti, delle diverse proprietà di queste, del tempo di raccolta e perché ciascuna pianta ha delle caratteristiche proprie.
Oggi, 24 Giugno, è San Giovanni Battista, e, come vuole la Tradizione, proprio oggi si prepara l’olio rosso, ovvero l’oleolito d’ Iperico.
L’ Iperico è una pianta solare, quindi con proprietà antinfiammatorie, contro scottature, cicatrizzante, tonificante.
I fiori per fare l’oleolito andrebbero raccolti in pieno giorno, sia perché è ottimale con le esigenze della pianta – essendo, appunto, solare -, sia perché i fiori saranno così asciutti, qualità necessaria per ottenere un buon oleolito.
Esistono diverse scuole di pensiero circa la preparazione degli oleoliti, io personalmente mi affido alla scuola alchemica millenaria, secondo la quale gli oleoliti di piante solari – come iperico e calendula, ad esempio -, andrebbero fatti con i fiori freschi e andrebbero esposti, durante il periodo di macerazione, al sole. Rigorosamente.

Dati questi presupposti, vi lascio la ricetta.
Procuratevi dei fiori freschi d’ Iperico, appena raccolti; metteteli dentro un barattolo – non importa se con chiusura ermetica, perché io metto sopra una garza -. Aggiungete dell’olio extravergine d’oliva delle vostre parti, se potete, fino a coprire interamente i fiori. Siate generosi con le quantità d’olio, poiché il risultato sarà migliore. Sbattete lievemente il barattolo per eliminare i vuoti d’aria e aggiungete olio, se necessario. Lasciate qualche centimetro libero prima dell’orlo. A questo punto, molti vi direbbero di chiudere con il tappo, ma io non sono d’accordo. Ricordiamoci che i fiori freschi contengono acqua, la quale, chiudendo il tappo, creerà la condensa all’interno del barattolo, provocando l’alterazione – e quindi rovinando – dell’oleolito. Personalmente vi consiglio di adagiare sopra una garza, stringendola con uno spago, affinché non cada; ogni qual volta dovremo agitare il barattolo per mescolare il composto – ovvero almeno una volta al giorno, al mattino – toglieremo la garza, chiuderemo il tappo, agiteremo il barattolo, e metteremo di nuovo la garza. Non preoccupatevi se pensate che le proprietà dell’oleolito “volino via” senza il tappo, poiché la temperatura che raggiungerà non sarà mai tale da provocare questa reazione. Con la garza, invece, permetterete all’acqua dei fiori di evaporare, ottenendo un oleolito duraturo.

Trascorso un ciclo lunare dalla preparazione, filtrate per ben due volte – a distanza di una notte uno dall’altro -  l’oleolito, spremendo bene i fiori; a questo punto mettetelo in una bottiglietta a vetro scuro. Si conserva anche anni, ma io vi consiglio di confezionarlo ogni anno.

Bene, questa è la mia ricetta; vi ricordo di scegliere un barattolo a bocca larga, grande, capiente, sterilizzato e di mettere la garza. Fatemi sapere la riuscita! ;)

mercoledì 22 giugno 2016

Piante e Pianeti; tempo di raccolta e alchimia.

Cari Amici,
in previsione della ricorrenza di San Giovanni Battista – 24 Giugno - , quando ufficialmente avviene il Solstizio d’ Estate, ho deciso di parlarvi di un argomento molto delicato, ma che ogni erborista dovrebbe approfondire.
Raccogliere erbe non si limita semplicemente  alla vista immediata della pianta e alla sua raccolta – spesso sprovveduta -, ma significa anche uno studio preliminare della pianta, della sua morfologia, delle sue qualità balsamiche e quindi del periodo ottimale di raccolta, delle ore migliori per raccoglierle e…della posizione dei pianeti e dell’influenza di questi a seconda della pianta che andremo a raccogliere.
La sapienza etrusca, greca, orientale, medievale e rinascimentale, ci ha offerto un vasto sapere sull’ “alchimia” del mondo erboristico, poiché effettivamente di questo si tratta. In questo articolo – e giacché, per Tradizione, ma non solo, la raccolta di erbe si concentra nella giornata del 24 Giugno – approfondiremo il perché, dal punto di vista alchemico/erboristico, certe piante si raccolgono in particolari momenti dell’anno, in determinate ore e in determinati giorni.

La Scuola Medica antica – da Ippocrate, fino ai medici Rinascimentali – riconosce, nel corpo umano, la secrezione di quattro umori. Il mancato equilibrio tra questi, genera la malattia. Sappiamo anche che, astrologicamente parlando, cinque sono i pianeti che influiscono in larga misura la condizione psicofisica dell’uomo e, in generale, tutti gli esseri viventi della terra; i pianeti sono Venere, Mercurio, Marte, Giove, Saturno (pianeta a parte che merita un approfondimento in futuro). L’elencazione che ho scelto non è casuale, poiché ciascun pianeta rappresenta le cinque fasi della vita di ciascun uomo – nascita, adolescenza, gioventù, maturità e vecchiaia -, ma rappresentano tanto altro.
In linea generale, come afferma Ildegarda di Bingen, le erbe andrebbero raccolte – tagliate, sradicate - in luna crescente, quando queste sono piene, poiché, così facendo, le preparazioni erboristiche manterranno tutte le proprietà balsamiche della pianta.
Quando andremo a raccogliere delle erbe, assicuriamoci che l’ambiente circostante sia ottimale alla pianta, in modo che questa sia in armonia ed equilibrio con i quattro elementi. Dobbiamo accertarci, durante la raccolta, che la pianta si trovi in una posizione tale da godere degli influssi del sole e della luna, che non sia colpita dal troppo vento, che il terreno sia sufficientemente idratato, che le parti da raccogliere siano integre e piene.
Le radici andrebbero raccolte in autunno, senza che ci siano brine sul terreno e rispettando orari ottimali, come il primo mattino o appena prima del tramonto, in giornate dal tempo bello e stabile.
Il fusto, i fiori, i frutti e le foglie andrebbero raccolti  allo sviluppo completo della fioritura, in orari del mattino, sempre prima di mezzogiorno, con il sole chiaro e nitido.
Volendo seguire il principio dei quattro elementi in relazione alla pianta, diremo che le radici sono associate all’ elemento terra, le foglie all’ elemento acqua, i fiori all’ elemento aria e i semi all’ elemento fuoco; per corrispondenza diremo anche che le radici sono associate a Saturno - il quale è un pianeta a sé stante, del quale parleremo in separata sede -, il fusto/gambo a Marte, le foglie alla Luna, i fiori a Venere, i frutti a Giove e i semi a Mercurio.
Come sappiamo, anche le piante hanno un’energia vitale, strettamente collegata ai pianeti che ho citato sopra; in base all’ influenza di questi sulla pianta – dove di conseguenza sono divise in categorie, in base al pianeta che le governa – cambieranno quindi le loro proprietà. Vi siete mai chiesti infatti perché una pianta ha alcune proprietà rispetto ad altre? Gli antichi lo spiegano in base ai pianeti.
Le piante con proprietà diuretiche, antisettiche sono, ad esempio, governate da Venere – agiscono sugli organi sessuali -; quelle con proprietà stimolanti, toniche, afrodisiache, sono governate da Marte – cistifellea e bile -; le piante con proprietà antiossidanti, nervine, rilassanti e contro le emicranie sono governate da Mercurio – bronchi, addome, polmoni -; quelle con proprietà calmanti, soporifere, lenitive sono governate dalla Luna; con proprietà sudorifiche, ricostituenti, digestive e stimolanti – cuore e circolazione – sono governate dal Sole; le piante con proprietà astringenti, coagulanti, antinfiammatorie, febbrifughe sono governate da Saturno e le piante con proprietà balsamiche, antispasmodiche ed emollienti sono governate da Giove. Ovviamente, in base alle proprietà, le piante andrebbero raccolte nei giorni della settimana governati dai pianeti che li caratterizzano.

Iperico - cacciadiavoli o erba di San Giovanni - si raccoglie per la festa del Santo, il 24 Giugno, in corrispondenza con il Solstizio d' Estate.
Tra le piante solari ricordiamo – e qui veniamo al Solstizio – il “cacciadiavoli”, ovvero l’Iperico. Essendo una pianta solare, dovrebbe essere raccolta in pieno giorno, e, precisamente, proprio per il giorno di San Giovanni Battista. La pianta va raccolta in pieno giorno affinché i fiori siano schiusi, asciutti e affinché abbiano tutta l’energia tipica del pianeta che lo governa. L’ Iperico è una pianta molto utilizzata in campo erboristico, conoscerete tutti infatti il famoso oleolito.
Nel prossimo articolo vi parlerò di come preparare l’olio rosso d’ Iperico ;)
State connessi.

Spero che questa piccola infarinatura in tema alchemico vi sia piaciuta; se così fosse approfondiremo l’argomento!

mercoledì 8 giugno 2016

Pelle mista: Consigli e Rimedi Naturali

Ciao a tuttiiii! 
Finalmente ho trovato del tempo libero per scrivere un nuovo articolo nel mio adorato blog! Ero un po’ indecisa sulla tematica da trattare oggi, avrei voluto postare una ricetta tutta da provare, o qualcosa di mirabolante, ma alla fine sono arrivata alla conclusione che sarebbe stato opportuno iniziare le schede sulla pelle!
In pagina Facebook vi avevo già accennato in modo approssimativo le diverse tipologie di pelle, come riconoscerle, e diverse piccole abitudini  da cambiare nel nostro stile di vita. Oggi voglio aprire le schede parlando della pelle mista.

CHE COS’E’ LA PELLE MISTA? PERCHE’ SI CHIAMA COSI’? COME RICONOSCERLA?