giovedì 11 maggio 2017

Piante Saturnali (o Saturnine)

Carissimi lettori,
dopo l’articolo “Le ore dei Pianeti”, ho ritenuto opportuno iniziare una rubrica riguardo le erbe in relazione ai pianeti.
Come vi avevo accennato nei precedenti articoli, molti degli antichi erboristi, nonché alcuni medici, sostenevano la linea di pensiero, ovvero la dottrina, della Medicina Astrologica. Paracelso, nel suo Paramirum, parla ampiamente di questa scuola, pur non risparmiando commenti  di disapprovazione a riguardo, uniti a un discorso volto a scardinare l’origine di questa dottrina – da lui definita pagana – richiamandola a una sua logica Cristiana.
Ma su cosa fondavano la loro dottrina i Medici Astrologi?
Il pensiero dominante di questa scuola era la stretta relazione tra erbe, patologie dell’uomo e pianeti; secondo il loro punto di vista, infatti, l’uomo era quotidianamente affetto dai movimenti e dagli influssi planetari, tale da soffrire di diverse patologie a seconda del proprio segno zodiacale e dalle diverse congiunzioni e trigoni che i pianeti offrivano con lo zodiaco. Le erbe, in questo caso, non erano immuni da tali effetti planetari  e, giacché si credeva che anch’esse avessero un “tema natale” specifico, avevano la possibilità di curare – tramite le loro proprietà date dai pianeti – diverse patologie, secondo il principio di “rimedio simpatico” e “parasimpatico”.
Mi rendo conto che sia una disciplina parecchio difficile da comprendere, poiché, come afferma lo stesso Marsilio Ficino, solo chi possiede un “dono” e una particolare fede riesce a elevarsi  alla comprensione di questa dottrina, ricca di segni  spesso ambivalenti.
Già da Aristotele  si era soliti associare a ciascun pianeta delle proprietà, in relazione all’elemento che rappresentava.





Diremo quindi, schematizzando, che:
FUOCO: caldo e secco (Marte e Sole)
ARIA: calda e umida (Giove e Venere)
TERRA: fredda e secca (Saturno)
ACQUA: fredda e umida (Mercurio)
I pianeti Marte e Saturno sono classificati come ‘maleficae’, poiché la loro cattiva posizione determinava patologie parecchio serie, mentre Giove e Venere sono pianeti ‘beneficae’ poiché hanno proprietà non in contrasto con l’equilibrio umano. Il Sole e Mercurio sono pianeti intermedi.
La Luna e Venere sono inoltre pianeti femminili – pertanto umidi – e notturni, mentre Giove, Saturno, Sole e Marte sono pianeti maschili – pertanto secchi – e diurni.
Mercurio è il pianeta intermedio per eccellenza, poiché sappiamo perfettamente la sua natura “movimentata” e quindi non stabile.
Alla stregua di Aristotele ci furono diversi filosofi, nonché medici Astrologi, i quali erano soliti collegare i 4 umori – e quindi i 4 temperamenti da essi causati – ai 4 pianeti principali.
Per cui diremo che:
La MELANCOLIA è legata a Saturno, causata da un malfunzionamento della Milza e dalla secrezione della Bile Nera (chiamata anche atrabile); è legata all’elemento Terra – Fredda – e produce un temperamento Melanconico.
La COLLERA è legata a Marte, causata da un malfunzionamento del Fegato e dalla secrezione della Bile Gialla; è legata all’elemento Fuoco – Caldo – e produce un temperamento Collerico.
La DISPOSIZIONE SANGUIGNA è legata a Giove, causata da un malfunzionamento del Cuore e del sistema circolatorio; è legata all’elemento Aria – Secco – e produce un temperamento Sanguigno.
La FLEMMATICA  è legata alla Luna e a Venere, causata da uno squilibrio tra i liquidi corporei; è legata all’elemento Acqua – Umido – e produce un temperamento Flemmatico.

Il mancato equilibrio tra i 4 umori genera la malattia, e per ogni scompenso vi sono diverse classificazioni di Piante in corrispondenza dei Pianeti; per cui le divideremo in:
Piante Saturnali o Saturnine
Piante Gioviali
Piante Mercuriali
Piante Venusiane
Piante Lunari
Piante Solari
Piante Marziali
In questo articolo tratteremo delle piante Saturnali o Saturnine.
Secondo gli antichi medici erboristi astrologi, le piante legate al pianeta Saturno, sarebbero piante con particolari proprietà terapeutiche. Saturno è il pianeta oscuro per eccellenza, è la lentezza, la complessità, la vecchiaia, il purulento, il male che agisce nascosto, isolato; ma è anche il pianeta dell’incubazione, per una nuova rinascita.
I disagi sotto l’influenza di Saturno sono molteplici:
Calvizie, croste, perdita dei denti, marciume delle gengive, denti storti, sensibilità all’orecchio destro, ostacoli nel concepimento, geloni, fischi alle orecchie, febbre molto alta, cancro, malfunzionamento della milza e problemi alle ossa.
Queste sono tutte patologie che covano all’interno del nostro corpo, e spesso hanno origini nascoste, così tanto da essere silenti  per anni; così è Saturno.
Per curare queste patologie, esiste la tipologia delle piante Saturnali, che agisce in due modi differenti, o per Simpatia – il simile che cura il simile -, oppure per Antitesi – l’opposto .


Le piante Saturnali sono quindi:
Scolopendria, Rododendro, Cumino dei prati, Tiglio, Cipresso, Gelso, Melitoto, Tarassaco (radice), Mandragora, Ruta, Sassifraga, Ginepro, Tasso, Polypodium vulgare, Pastinaca, Aconito Napello, Ligustro, Borsa del Pastore, Agrimonia, Elleboro.



 Tra queste piante, non tutte sono edibili, anzi, per lo più sono tossiche, a dimostrazione del fatto che la loro natura sia proprio Saturnale, ovvero ostile alla natura umana. Alcune di esse – che analizzeremo sotto -, sono utilizzabili per la preparazione di medicine, per le loro virtù terapeutiche.
Servono infatti come febbrifughe – causano la sudorazione, facendo espellere tossine -, sedative, narcotiche, aiutano a sbloccare gli accumoli di sangue, a guarire gli aposteme – ascessi purulenti -, per il dolore alle orecchie, per provocare il mestruo, agiscono come purganti e vermifughe, espettoranti. Aiutano, insomma, a mandare fuori tutti i liquidi nocivi che abbiamo dentro, le influenze di Saturno, per l' appunto. Analizziamone qualcuna.
 CUMINO DEI PRATI: L’infuso, decotto, tintura o liquori, sono utilizzati per contrastare la cattiva digestione, meteorismo, flatulenza e per sbloccare le mestruazioni. L’infuso viene utilizzato contro le emorroidi e l’olio essenziale, aggiunto a un olio vettore, è utile per favorire il circolo sanguigno, compiendo dei massaggi sulle zone interessate.

 TIGLIO:  La linfa di questo meraviglioso albero è utilizzata per contrastare insonnia, cefalea, nervosismo, tosse e febbre – produce
un’eccessiva sudorazione che permette l’abbassamento della temperatura corporea; l’infuso è ottimo per dei bagni sgonfianti per gambe e piedi.

TARASSACO: E’ una pianta edibile, molto impiegata nei piatti tradizionali contadini, con proprietà disintossicanti, lassative. Aiuta e sciogliere ed eliminare i calcoli biliari, del fegato e della cistifellea, permettendo un buon funzionamento delle vie biliari.

BORSA DEL PASTORE: L’ infuso e la tintura sono utili in caso di mestruazioni abbondanti, di emorroidi e di diarrea. I lavaggi con l’infuso aiutano a ridurre le perdite biancastre.

 RUTA:  Per la somministrazione di questa pianta è bene consultare un erborista. Per uso esterno viene utilizzata per impacchi su dolori reumatici, articolari, mestruali, crampi.
 
AGRIMONIA:  L’ infuso e decotto giovano contro le emorroidi, perdite ematiche, diarrea e disturbi epatici. I gargarismi con l’infuso combattono gli ascessi e infiammazioni della bocca. Purifica le vie urinarie, dà sollievo alle artriti e pare sia un’ alleata contro il diabete.


Queste sono le proprietà delle piante Saturnali o Saturnine, le quali si accumunano tra loro per la capacità di aiutare a risolvere i blocchi, a distendere, a far fluire correttamente i fluidi del nostro corpo, a disintossicare, a espellere tossine.
Prossimamente analizzeremo le Piante Gioviali, ovvero di Giove.

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