Eccoci qui per il primo articolo del blog, riguardo una tematica che mi sta molto a cuore: l'arte di fare il sapone.
Ricordo che sin da piccola ammiravo mia nonna mentre lo preparava, e ricordo ancora alla perfezione l'odore che emanava.
Crescendo, e sperimentando cosa voglia dire spalmarsi addosso tutti quei prodotti da supermercato nocivi per la nostra pelle, ho deciso di dare una svolta radicale alla mia vita, autoproducendomi tutti i prodotti per la cura del corpo. Una bella fatica, devo ammettere, ma è un percorso che ho iniziato con gioia 4 anni fa, e che spero si perfezioni.
Scusate la digressione; veniamo al dunque. Come si fa il sapone?
Io uso rigorosamente il metodo a freddo, ovvero senza "cottura" sul fuoco, poiché è il metodo più veloce.
Seguendo le proporzioni canoniche, le dosi sono:
- 1kg di olio Evo (io uso i sedimenti liquamosi dell'olio; ecco perché il mio sapone è scuro)
- 300 grammi di acqua di qualsiasi natura (anche infuso di qualche pianta che più vi piace)
Ingredienti
- 128 grammi di soda caustica
- oli essenziali a piacere, almeno 60 gocce
- - Fiori o erbe secche
- un cucchiaino da tè di farina di riso
Gli strumenti da utilizzare sono:
- Pentola abbastanza capiente di acciaio (mai alluminio quando si fa il sapone!!!)
Boule di vetro o plastica resistente
Termometro per liquidi
- Cucchiaio di legno
- Frullatore a immersione
- Stampo in silicone o plastica resistente
- Bilancia
Precauzioni:
- Utilizzate sempre la mascherina per evitare d'inalare i vapori della soda
- Indossate i guanti in lattice, sempre
- Se avete la possibilità, proteggere anche gli occhi
Procedimento:
Per prima cosa occorre mettere nei 300 grammi di acqua i 128 grammi di soda caustica. Vi raccomando, aggiungete sempre la soda all'acqua e mai il contrario, poiché questi due elementi, a contatto, sprigionano una reazione potentissima. Mescolate - con il cucchiaio di legno - fino a quando la soda sarà completamente sciolta.
Nel frattempo mettete sul fuoco lento l'olio Evo - 1kg -; a questo punto dovete aspettare che l'olio raggiunga i 45° e che la soluzione soda/acqua raggiunga anch'essa la medesima temperatura. Non appena il termometro segnerà per ciascuno i 45 gradi, aggiungiamo la soluzione soda/acqua all'olio, mescolando con il cucchiaio di legno - ovviamente avrete tolto la pentola dal fuoco -.
A questo punto utilizziamo tanto olio di gomito, pazienza e frullatore a immersione, fino a quando il sapone non otterrà il cosiddetto "nastro", ovvero una consistenza cremosa tale da creare sulla superficie dei nastri - appunto - quando faremo gocciolare il frullatore a immersione per toglierlo.
Aggiungete in questa fase gli oli essenziali, mettendoli prima nella farina di riso.
Creata questa poltiglia farina/oli, la metteremo nel nostro sapone, mescolando con il cucchiaio. Questa è la fase in cui potete mettere anche i fiori secchi - in foto vedete la forma del mio sapone alla lavanda - .
A questo punto mettete il sapone nello/negli stampi, coprite con un panno e lasciate asciugare per due giorni - in questo preciso momento avviene la vera saponificazione -. Trascorso questo periodo tagliate il vostro sapone a piacimento, o toglietelo dalle formine, facendolo stagionare almeno 2 mesi in un luogo fresco e ventilato.
Otterrete un sapone meraviglioso!
Sbizzaritevi!!! 😉
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A presto, la vostra Giulia!
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